Atti dei Georgofili

Religioni e scelte alimentari. Per una semantica alimentare religiosa

Paolo Scarpi

Pagine: 13
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2015

Copyright 2015 Accademia dei Georgofili

Le religioni sono sistemi strutturati, che si appellano per la loro legittimazione a una alterità extra-umana o sovrumana, variamente identificabile, metastorica, che può anche avere un carattere metafisico. Poiché esse organizzano l’esistenza umana, le religioni fissano anche i termini e i canoni della commestibilità. Esse definiscono ciò che è buono da mangiare prima di tutto perché buono da pensare e danno origine a forme di classificazione descrittiva degli oggetti commestibili e non commestibili, animali o vegetali che siano. Il cibo dunque risponde in ultima analisi ai plessi simbolici di un sistema religioso e insieme ne è uno dei codici di comunicazione. Produzione, preparazione e consumazione si traducono in un linguaggio espressivo, dotato di grammatica e sintassi. Ne scaturisce quella che si potrebbe chiamare una semantica alimentare religiosa che, in linea generale, risente immediatamente dei sistemi di valori delle diverse religioni, le quali stabiliscono attraverso regole la liceità o meno dei cibi, i tempi, le occasioni e quali cibi consumare nelle diverse circostanze, al punto che potremmo dire che vi sono paradigmi alimentari specifici per ciascun momento, festivo o meno.

Abstract

Religions and food choices. Religions are structured systems which refer to an extra-human or superhuman otherness – variously identified in terms of metahistorical or metaphysical character –, in order to acquire legitimation. Religions organize human life and establish also the rules of edibility. Religions select foods that are “good to eat” because they are primarily “good to think”, in order to classify edible and inedible objects, animals or plants. As a symbolic expression of the religious systems, food is at the same time a privileged religious code. The meanings attached to food (producing, cooking, eating) speak a particular language, with specific grammar and syntax. The result is a religious semantics of food immediately influenced by different value/religious systems. Religions in fact establish, through rules, the lawfulness of food, times, occasions and which foods should be consummate in different circumstances. In this way we could say that there are specific food paradigms dedicated to each moment, festive or not.