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L’intervento è stato tenuto in occasione dell’inaugurazione della mostra “Descrivere il territorio. Agronomi, cartografi, naturalisti, viaggiatori nella Toscana tra XVIII e XX secolo” (15/3/2013). In esso sono proposte alcune riflessioni di carattere generale sulla rappresentazione cartografica del territorio, quale insostituibile strumento di conoscenza. È poi richiamata l’importanza dei primi catasti geometrico-particellari, impiegati prevalentemente quali strumenti fiscali e moderatamente di leva economica, e delle prime carte topografiche regolari, pregevoli documenti del territorio, pur nella loro preminente ispirazione alle necessità militari di controllo del territorio. Con riferimento alle complesse esigenze di informazione geografica dei giorni nostri, vengono infine evidenziati i limiti di questi modelli cartografici, anche alla luce degli attuali strumenti di Information and Communication Technology, e il conseguente ampliamento del ruolo sociale del cartografo.
The allocution was held on the opening of the exhibition: “Describe the territory. Agronomists, cartographers, naturalists, travellers in Tuscany between the XVIII and XX centuries” (15/03/2013). In it are proposed some general reflections on the cartographic representation of the territory, as an irreplaceable instrument of knowledge, and are reminded the importance of Italian early geometric cadastres, as instruments of fiscal and moderately economic lever, and the first regular topographic maps, appreciated documents of the territory despite their prominent inspiration to the needs of military control of the territory. Finally, limits of these cartographic models and the consequent expansion of the social role of the cartographer are highlighted, especially in light of the existing Information and Communication Technology, with reference to the complex geographical information needs of the present day.
