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La plasticità fenotipica si definisce come l’abilità di un organismo con un dato genotipo di cambiare il proprio fenotipo in risposta ad ambienti differenti. La plasticità fenotipica della cultivar Corvina di Vitis vinifera è stata analizzata tramite approcci “omici”, principalmente trascrittomici e metabolomici. Il presente studio è volto all’analisi della relazione che intercorre tra il genotipo del clone 48 di Corvina, clone più utilizzato nella pratica vinicola locale, e il territorio veronese stesso, le sue caratteristiche fisico-chimiche e le peculiari pratiche agronomiche in esso utilizzate. Sono state raccolte durante tre stagioni produttive consecutive (2006, 2007, 2008) bacche di uva Corvina in tre diversi stadi di sviluppo. Le bacche raccolte per questo lavoro di ricerca provenivano da undici aziende viti-vinicole presenti nel territorio veronese. Le variazioni di trascritti e metaboliti sono state messi in relazione con specifiche caratteristiche ambientali e con le diverse pratiche agronomiche utilizzate.
Phenotypic plasticity refers to the range of phenotypes a single genotype can express as a function of its environment. These phenotypic variations are attributable to the effect of the environment on the expression and function of genes influencing plastic traits. We investigated phenotypic plasticity in grapevine by comparing the berry transcriptome in a single clone of the vegetatively-propagated common grapevine species Vitis vinifera cultivar Corvina through 3 consecutive growth years cultivated in 11 different vineyards in the Verona area of Italy. Our data reveal candidate genes potentially responsible for the phenotypic plasticity of grapevine and provide the first step towards the characterization of grapevine transcriptome plasticity under different agricultural systems.
