Quaderni dei Georgofili

Tracciabilità dell’identità genetica nella filiera agro-alimentare del pomodoro

Rosa Rao; Giandomenico Corrado; Stefano Sforza; Rosangela Marchelli

Accademia dei Georgofili
Pagine: 10
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Genomica per la valorizzazione di frumento duro e pomodoro

Copyright 2009 Accademia dei Georgofili

Il rispetto della normativa europea sull’etichettatura dei prodotti alimentari e l’ esigenza di proteggere da sostituzioni fraudolente i prodotti tipici rappresentano due importanti motivazioni per lo sviluppo di metodi di autenticazione dell’ identità genetica dei prodotti di filiera. In questo lavoro si presentano e si discutono applicazioni dei marcatori del DNA per la tracciabilità dei prodotti in ingresso ed in uscita della filiera agro alimentare del pomodoro. I risultati indicano che alcuni marcatori del DNA basati sulla PCR rappresentano uno strumento versatile ed innovativo per identificare le varietà impiegate nella produzione degli inscatolati di pomodoro, nonostante il DNA isolato dalle matrici alimentari sia altamente degradato. È probabile che le tecniche basate sul DNA saranno un approccio sempre più diffuso per identificare le varietà e le specie vegetali sia in prodotti singoli che miscele, in quanto tali tecniche sono facili da impiegare, affidabili, informative e ben si prestano ad analisi quantitative e ad alta processività.

Abstract

Compliance with the European legislation on food labelling and the demand of protection for typical products against fraudulent substitutions are two major reasons that prompted the development of analytical methods for the authentication of the genetic identity in agro-food chains. In this work we show and discuss some applications of DNA markers for the traceability of products entering and the tomato food chain. The results indicated that some PCR-based DNA markers can be used as an innovative and versatile tool for identifying the varieties used in the production of tinned tomatoes, despite the DNA isolated from the food matrix is highly degraded. It is likely that the DNA-based techniques will be an increasingly popular approach to identify crop varieties and species, in both single and mixed products, as these techniques are easy to use, reliable, informative and amenable to quantitative and high-throughput analysis.