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La riforma della politica agricola comunitaria che si sta discutendo a Bruxelles sembra modificare sostanzialmente il sistema di supporto all’agricoltura aprendo scenari completamente nuovi per il futuro del settore. Ad oggi i rischi per l’agricoltura italiana sembrano maggiori delle opportunità e appare perciò utile approfondire l’analisi dei possibili impatti e delle eventuali alternative alle attuali proposte di riforma. La strumentazione vigente è articolata su un primo pilastro fondato sul Pagamento Unico Aziendale, completamente disaccoppiato, ma calcolato su aiuti storici (anni 2000-2002) parzialmente accoppiati e assolutamente disgiunti da criteri di utilità pubblica delle relative attività agricole, e su un secondo pilastro sullo sviluppo rurale con risorse molto inferiori e con finalità molteplici. Il giudizio unanime è di non adeguatezza di tale normativa quale fondamento dell’intervento pubblico per il perseguimento di un’agricoltura in grado di contribuire al meglio al benessere sociale delle popolazioni europee. Molto diverse sono però le proposte su come modificare gli attuali strumenti. Nella prima parte del lavoro sarà descritta l’evoluzione generale del settore per poi analizzare i presupposti e le proposte di riforma attualmente disponibili. Sulla base di tali proposte saranno quindi verificati i possibili impatti sull’agricoltura toscana e in ultimo si proporrà un riflessione su una possibile strategia di riforma coerente con la teoria delle scelte sociali.
The Reform of the EU’s Common Agricultural Policy, which is under discussion in Brussels, seems to substantially modify the support system adopted for agriculture, thus opening completely new scenarios for the future of the sector. At the present time, the risks for Italian agriculture seem to be greater than the opportunities and for this reason it appears useful to carry out an in-depth analysis of the possible impacts and of the feasible alternatives to the current reform proposals. The in force policy is articulated on a first pillar based on a Single Payment Scheme, totally decoupled, but calculated on past payments (years 2000-2002), which were partially coupled and completely separated from the criteria of public utility related to agricultural activities, and on a second pillar based on Rural Development, in which the resources are much lower than for the previous pillar and allocated for supporting numerous purposes. The unanimous judgment is of not appropriateness for that regulation, since the basis of the public intervention is towards an agriculture able to contribute in the best possible way to the social welfare of the European populations. However, the proposals on how to modify the current instruments are strongly different. In the first part of the paper, the general evolution of the sector will be described; afterwards the prerequisites and the reform proposals currently available will be analyzed. On the basis of these proposals, the possible impacts on Tuscan agriculture will be analyzed and, lastly, a remark on a possible reform strategy coherent with the social choice theory will be suggested.
