Atti dei Georgofili

L’impresa agraria produttrice di alimenti, di energia e di servizi

Paolo Borghi

Pagine: 15
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2011

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Gli anni ’70 e ’80 del ’900 hanno visto l’agricoltura europea passare dal fabbisogno alimentare alla piena, anzi sovrabbondante, autosufficienza. Negli anni ’80, con l’Atto Unico Europeo, si è riconosciuto a livello normativo il legame tra agricoltura e ambiente, ma ancora in termini negativi: le esigenze ambientali rappresentano un limite all’agricoltura che, dopo anni di incremento della produttività, deve – secondo il legislatore – cominciare a rapportarsi al contesto ambientale in modo virtuoso, non creando danni. È solo più di recente, col riconoscimento legale della multifunzionalità, che comincia ad affermarsi l’idea che l’impresa agricola possa anche produrre per l’ambiente. Nasce quindi il concetto di impresa agricola di servizi (forestali, ambientali, agrituristici, ecc.), di “agricoltura sostenibile” e, da ultimo, anche quello di impresa agricola produttrice di energia (biocarburanti, biogas, elettricità, e relative materie prime). Parallelamente, il legislatore, oggi meno preoccupato di regolare l’impresa agricola dal punto di vista della sua stabilità sul terreno, della razionalità dello sfruttamento del suolo, ecc., comincia a occuparsi soprattutto della disciplina del prodotto dell’impresa agricola, specialmente se destinato all’alimentazione. Ciò trova il più importante riscontro nell’inclusione normativa dell’impresa agricola entro il più ampio genus dell’impresa alimentare (reg. CE 178/2002), e nella sempre più estesa applicazione di norme di diritto alimentare anche al produttore agricolo.

Abstract

During the seventies and the eighties of ’900, European agriculture has shifted from a food shortage scenario to a new context of complete food security. Afterwards, by means of the Single European Act of 1986, a link between agriculture and environment has been legally recognized, but still in negative terms: the environmental needs, in those rules, still acted simply as a limit to agricultural production, rather than as a purpose of it; after some decades of EU agricultural policies continuously aiming at an increase in production, agriculture had to enter into a respectful relationship with environment, avoiding any harmful practice. Only some years later, following the legislative acknowledgment of a “multifunctional” agriculture, the idea of an environmentally-oriented production has finally succeeded. That way, a new legislative concept of farmer arose (a farmer producing, beyond plants and animals, also services related to environment, to forests, to tourism, etc.), as well as the concept of “sustainable agriculture” and, at last, the notion of energy-producing farmers (namely, producers of biogas, biofuel, electricity and related raw materials). In parallel, the European legislator started looking at the farmer mainly as a producer of food, thus including farmers into the larger notion of “food businesses” (by EC Reg. No 178 of 2002), and applying to farmers more and more food law rules.