Quaderni dei Georgofili

L’effetto di repellenti in un giovane ceduo di cerro

Sara Bartolozzi; Orazio La Marca; Monica Notarangelo; Veronica Racanelli; Francesco Sorbetti Guerri

Accademia dei Georgofili
Pagine: 12
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: La gestione della fauna selvatica ungulata tra insostenibilità dei danni in agricoltura, tutele e opportunità

Copyright 2017 Accademia dei Georgofili

La sperimentazione valuta l’efficacia e la metodologia di applicazione più appropriata di due prodotti repellenti olfattivo-gustativi, per ridurre il danno causato dagli ungulati selvatici alla rigenerazione di un bosco ceduo. Il lavoro è stato svolto nel 2013 e nel 2015 in un ceduo di Cerro (Quercus cerris) di circa 51000 m2 sottoposto a taglio di maturità. L’area registra un elevato tasso di danneggiamento alla rigenerazione delle ceppaie a causa dell’eccessiva presenza di cervi e caprioli ed alla scarsità di risorse trofiche alternative. Tutte queste caratteristiche hanno fornito uno scenario ideale per la sperimentazione il cui scopo non era quello di effettuare i trattamenti su larga scala, ma piuttosto quello di valutare l’effettiva efficacia dei due repellenti anche in campo forestale. Il progetto sperimentale ha previsto l’analisi dei danni da brucatura in 4 parcelle di 50 ceppaie ciascuna appositamente identificate sul terreno e suddivise in base al trattamento: tesi R1 trattata con repellente a base di sangue animale; Tesi R2 trattata con repellente a base di grasso di pecora; Tesi Controllo (non trattata); Tesi Recinto chiusa con una rete metallica alta 2 metri per interdire l’accesso alla fauna. Nei primi due mesi successivi alla ceduazione, l’area è stata monitorata con tre trappole video-fotografiche per quantificare la presenza degli ungulati. Nell’anno del taglio e dopo due anni, è stato effettuato il rilievo dei danni causati da brucatura ed i rilievi del diametro, dell’altezza e del numero di polloni per ceppaia sulle quattro tesi poste a confronto. I risultati hanno messo in evidenza un danno considerevole alle ceppaie della tesi Controllo e un danno significativamente minore ai polloni delle ceppaie trattate con i due repellenti, che sono quindi risultati efficaci nel mitigare il danno causato dagli ungulati.

Abstract

The experimentation evaluates the effectiveness and the most appropriate application of two smell and taste repellents (sheep fat and animal blood), used as agricultural prevention methods, to reduce the damage caused by wild ungulates to the coppice regeneration. The work was carried out in 2013 and 2015 in a coppice of Turkey Oak (Quercus cerris) of about 51000 m2 subjected to harvest cutting. This area records a high rate of damage to forest regeneration due to the excessive presence of Deer and Roe deer and to the scarcity of alternative trophic resources. All of these features provided an ideal scenery for assessing the real effectiveness of the repellents tested. The experimental design envisaged the study of the effects of repellents through the analysis of damage on blocks of 50 stumps specially identified on the ground and divided into 4 experimental plots based on the treatment: R1 thesis with repellent made up of animal blood; R2 thesis with repellent made up of sheep fat; Control thesis (untreated plot); Fence thesis enclosed with 2 meter high wire mesh. In the first two months following the coppicing, the video trapping of the area was carried out to quantify the presence of the ungulates, the periodic relief of the damage caused by ungulates and the diameter, height and number of coppice shoots for stump on the four theses in comparison. The results highlighted a considerable damage to “control stumps” and a significantly different damage to the coppice shoots treated with the two repellents, which are thus effective in mitigating the damage caused by ungulates.