Quaderni dei Georgofili

Il ruolo dei muri a secco nella salvaguardia del paesaggio

Paola Branduini

Accademia dei Georgofili
Pagine: 14
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Muri di sostegno a secco: aspetti agronomici, paesaggistici, costruttivi e di recupero

Copyright 2008 Accademia dei Georgofili

I muri a secco non costituiscono un elemento isolato, ma fanno parte di un sistema, il terrazzamento, un’organizzazione dei luoghi fondata su relazioni fisiche, funzionali, simboliche, naturali, espressione di una coerenza progettuale unificante, singola o collettiva, realizzata, integrata, modificata nel corso del tempo. La salvaguardia del muro a secco, sia nella sua impostazione teorica sia nella sua ripercussione pratica, necessita di uno sguardo globale verso tutto il sistema del terrazzamento. Il sistema dei muri a secco e del terrazzamento non è “statico” ma “dinamico”, in cambiamento con le trasformazioni dell’uso del suolo, con i bisogni della popolazione, con l’incremento o il decremento demografico, con le condizioni climatiche. Le tre azioni da compiere sul paesaggio sintetizzate dalla Convenzione Europea del Paesaggio (2000) e dai suoi Orientamenti per l’applicazione (2008) sono la protezione (protéger) delle tracce materiche – senza «avere la finalità di fermare il tempo, né di ricostruire dei caratteri naturali ed antropici che sono spariti, possono al contrario orientare l’evoluzione dei luoghi per trasmettere alle generazioni future i loro caratteri specifici, materiali e immateriali» –, la gestione (gérer) della manutenzione – «azione continua nel tempo (…), è una forma di gestione adattativa che evolve insieme alle società, alla trasformazione dei loro modi di vita, al loro sviluppo e ambiente» –, la progettazione di nuovi usi (aménager), anche innovativi – «è un progetto di territorio, che prevede le forme di trasformazione anticipando i nuovi bisogni sociali e tenendo conto delle evoluzioni in corso». Ogni terrazzamento come ogni sito ha una propria specificità in quanto è espressione del diverso modo in cui si è manifestato il rapporto uomo-natura nel corso del tempo: in questo senso il paesaggio coincide con l’identità e può essere salvaguardato solo se c’è un’identità comune che lo sostiene. Per trasmettere il significato di questo paesaggio è necessario il coinvolgimento della popolazione: per la Convenzione Europea del Paesaggio migliorare le relazioni tra popolazioni e luoghi di vita vuol dire migliorare la loro qualità di vita.

Abstract

The dry-stone walls don’t constitute an isolated element, but they belong to a system, the terraces, an organization of the places founded upon physics, functional, symbolic, natural relationships, expression of a unique coherence, single or collective, realized, integrated, modified during the time. Insofar the safeguard of the dry-stone walls, both in the theoretical formulation and in practical repercussion, needs a global look toward the whole system of the terraces. The system of the dry-stone walls and of the terraces is not “static” but “dynamic”, in change with the transformations of the soil use, according the needs of the population, the demografic increase or decrement, the climatic conditions. The three actions to be completed on the landscape synthesized by the European Landscape Convention (2000) and from the Orientations for applying (2008) are protection – direct the evolution of the places in order to transmit to the future generations their specific, material and immaterial characters without stopping the time neither to reconstruct places, management – orient and control during the time the process of transformation and planning, innovate reading the transformations happened in the time (aménagement). Every terrace, as every site, has an own specificity as expression of the different way the man-nature relationship is manifested during the time: in this sense the landscape coincides with the identity of places and it can be safeguarded only if there is a common identity that sustains it. To transmit the meaning of this landscape the involvement of the populations is necessary: for the European Landscape Convention improving the relationship between populations and places of life means improving the quality of life.