Atti dei Georgofili

Convegno su: Ozono e vegetazione. Il contributo della ricerca italiana

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Contenuto in: Atti dei Georgofili 2006

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Presso il Centro Interdipartimentale ricerche Agroambientali Enrico Avanzi (San Piero a Grado, Pisa), si è svolto il Convegno su Ozono e vegetazione. Il contributo della ricerca italiana. L'iniziativa è stata organizzata dalla Sezione Centro-Ovest in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali (CIRAA) “Enrico Avanzi” dell'Università di Pisa, l'Università di Firenze e TerraData environmetrics (spin-off accademico dell'Università di Siena). La prima sessione è stata dedicata al tema ozono in aree remote, la seconda alla valutazione e monitoraggio degli effetti e la terza al risk assessment. Scopi dell'incontro fare il punto sullo stato dell'arte, identificare le priorità di ricerca e monitoraggio da sottoporre agli organi decisori politici e promuovere sforzi di coordinamento nazionale ed internazionale. All'Incontro hanno partecipato oltre 80 ricercatori provenienti da tutta Italia e dall'estero. L'ozono è un gas pieno di sorprese. Da un lato, sia la sua progressiva rarefazione a livello di stratosfera che i suoi crescenti livelli nella bassa troposfera determinano un pericolo per gli organismi viventi. Dall'altro lato, e per chi non sia addetto ai lavori ciò può forse costituire una sorpresa, le concentrazioni di ozono nella bassa troposfera sono più elevate nelle aree rurali che non nelle aree urbane. Questo crea una preoccupazione sui possibili effetti dell'ozono sulla vegetazione coltivata e non. Un articolo in fase di pubblicazione su una nota rivista scientifica internazionale evidenzia come in Italia i livelli critici adottati dalle organizzazioni internazionali e dall'Unione Europea siano superati anche di 10-15 volte e che numerosi esperimenti hanno evidenziato, sebbene in maniera non sempre lineare, effetti dell'ozono sulla produttività delle colture e sulla salute dei boschi. Stime condotte negli USA hanno portato a valutare in decine di milioni di dollari le perdite che l'ozono é in grado di causare all'agricoltura, mentre modelli revisionali indicano un costante aumento dei livelli medi di ozono troposferico a scala globale. A questo proposito, merita ricordare che già oggi siamo a livelli 3-5 volte superiori rispetto a quelli “pre-industriali”.