Atti dei Georgofili

Contraddizioni e coerenze nella politica agraria dell’unità italiana

Luciano Segre

Pagine: 11
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2010

Copyright 2010 Accademia dei Georgofili

Nell’Ottocento il divario fra la situazione italiana e quella degli altri paesi dell’Europa occidentale era troppo profondo ed evidente perché non apparisse in tutta la sua gravità a chi fosse uscito dalla cerchia e dalla vita dell’economia locale, particolarmente chiusa, e avesse coltivato contatti con paesi maggiormente progrediti. Era perciò inevitabile che si diffondesse un senso di delusione e scoraggiamento in coloro che avevano considerato l’Unità non soltanto come una meta ideale e politica, ma anche per restituire al Paese la funzione economica che ritenevano gli appartenesse per posizione geografica, clima, risorse naturali, cultura, storia antica e del Risorgimento. Con Cavour si affermò la ragione in politica economica e agraria in un quadro sistematico, ancorché incompiuto, di visione complessiva e, per certi aspetti, nazionale. Egli studiò economia e particolarmente la politica economica inglese, coltivando contatti con uomini di ogni condizione, attento alle difficoltà pratiche da risolvere, al senso della realtà e al tatto delle cose possibili.

Abstract

In the nineteenth century the gap between the Italian situation and that of other Western European countries was too deep and obvious to not appear in all its severity to those who had left the circle and the life of the local economy, particularly closed, and had cultivated contacts with more advanced countries. It was therefore inevitable a spreading sense of disappointment and discouragement in those who had seen the Unit not only as an ideal and political goal, but also a comeback to the country’s economic function they thought belonged to their geographical location, climate, natural resources, culture and ancient history of the Risorgimento. With Cavour succeeded the reason in political and agricultural economic policy in a systematic, even if incomplete, overall national vision. He studied economics and particularly the British economic policy, cultivating contacts with people of every condition, close to the practical difficulties to be resolved and sensitive and attentive to the real possibilities.