Quaderni dei Georgofili

Applicazione di microorganismi antagonisti per il controllo delle malattie delle piante e prospettive di sviluppo

Felice Scala; Matteo Lorito

Accademia dei Georgofili
Pagine: 20
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Difesa delle piante mediante biotecnologie

Copyright 2015 Accademia dei Georgofili

Le riserve dell’opinione pubblica sull’uso dei prodotti fitosanitari di sintesi e il ruolo centrale che l’Unione Europea ha assegnato alla lotta integrata alle malattie delle piante (IPM) con l’emissione della Direttiva 2009/128 hanno dato un forte impulso alla ricerca di nuovi strumenti biotecnici per far fronte alle problematiche fitosanitarie. I microorganismi antagonisti e le molecole naturali con proprietà antimicrobiche sono tra le fonti più utili per lo sviluppo di prodotti commerciali alternativi da impiegare in programmi di protezione delle piante a minore impatto sulla salute dell’uomo e sull’ambiente. In questo lavoro sono riportate e discusse le principali strategie adottate ai nostri giorni per ottenere prodotti fitosanitari migliori rispetto a quelli attualmente in commercio, selezionando ceppi più efficaci in diverse condizioni ambientali, ottimizzando la produzione e le formulazioni, usando più efficienti sistemi di somministrazione. Sono prese brevemente in considerazione anche le difficoltà legate alla registrazione dei prodotti biologici per la loro immissione sul mercato.

Abstract

Public concern about the use of synthetic chemical pesticides and the central place that the European Union assigned to IPM within its 2009/128 Directive on the Sustainable use of pesticides are among the most important factors that require new alternative tools to control plant diseases. Antagonistic microbes and natural antimicrobial molecules represent a good source for the development of biopesticides which can be useful to make plant protection more sustainable. In this paper we report and discuss the main issues concerning the strategies adopted today to select strains more effective under different conditions, improve production and formulations, and use more efficient delivery systems. Finally, registration difficulties to commercialize microbial biopesticides are also considered.