Quaderni dei Georgofili

La biodiversità della transumanza

Riccardo Negrini; Luca Maria Battaglini

Accademia dei Georgofili
Pagine: 23
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Ripensare la transumanza

Copyright 2023 Accademia dei Georgofili

La transumanza è stata una delle più efficaci tecniche di sfruttamento dei pascoli stagionali e montani e, al contempo, di selezione di animali robusti, efficienti, resilienti e di facile allevamento.Diffusa dall’arco alpino alle regioni meridionali e utilizzata dai pastori per secoli, tale pratica ha contribuito a modellare il patrimonio genetico di molte razze bovine e ovicaprine, adattandole alle condizioni di allevamento migratorio, arricchendo così l’eccezionale patrimonio di biodiversità caratterizzante la zootecnia del nostro Paese. Oggigiorno, lo studio della variabilità genetica e dei meccanismi di adattamento delle razze autoctone all’ambiente e ai sistemi di allevamento riveste un ruolo strategico per la conservazione degli ecosistemi e delle biodiversità zootecniche. In Italia sono allevate circa 16 razze bovine e oltre 50 razze ovicaprine autoctone, ufficialmente riconosciute dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, molte delle quali impiegate nelle zootecnie transumanti. Nella relazione verranno illustrati sia i più recenti dati sulla variabilità genetica delle razze a livello del DNA genomico sia dati di campo sulla composizione botanica delle aree interessate alla transumanza come indicatore del grado di conservazione degli agrosistemi pastorali. Ad esempio, un elevato numero di corte sequenze ROH (porzioni di genoma omozigoti ereditate dai genitori), indicatrici di una consanguineità ancestrale, è stato identificato nella razza Piemontese e nella razza Pezzata Rossa molto diffusa negli alpeggi dell’arco Alpino. Di contro, nelle razze Frisona Italiana e Bruna Alpina l’analisi delle ROH ha evidenziato segnali di consanguineità recente, effetto collaterale negativo dell’applicazione di schemi di selezione spinti. Tra le razze ovine, la razza Bergamasca, le cui greggi sono tradizionalmente transumanti, mostra il minore tasso di consanguineità. Lo stesso tipo di analisi ha permesso di distinguere le razze caprine del nord Italia da quelli originarie delle regioni meridionali nelle quali la variabilità genetica è stata plasmata anche dal flusso genetico di razze e popolazioni attigue scambiato durante le transumanze stagionali. Quale esempio della biodiversità vegetale legata alla transumanza, l’analisi della composizione botanica di due siti di pascolamento bovino dell’arco alpino italiano nord-occidentale ha permesso di identificare ben 5 tipologie di vegetazione principale a loro volta suddivisibili in 7 sotto-tipologie.Nella relazione verrà quindi discussa l’utilità della conoscenza fine della variabilità genetica degli animali e degli ecosistemi interessati dalla transumanza al fine della conservazione e valorizzazione di questa antica pratica zootecnica.

Abstract

The genetic diversity of transhumant breeds and landscapes. Transhumance has been among the most effective Pastoralists’ adaptation strategies, fostering the selection of the most suitable animals for hardiness, easy management, grazing ability, and resilience- crucial traits for migration. In Italy, the widespread seasonal droving of livestock along steady routes since centuries (e.g., Tratturi in the southern regions or Alpage in the northern areas ) shaped several cattle, sheep, and goats breeds and ecosystems and contributed to the exceptional livestock biodiversity richness of our Country. Today, in light of the ongoing climate change and the importance of safeguarding the ecosystems, the conservation of livestock genetic variability and the understanding of the genetic basis of its adaptation to the natural environment, breeding conditions, and management strategies they have been subjected to is strategic. Italy counts about 16 breeds of cattle and more than 50 local and autochthonous sheep and goats officially acknowledged by the Ministry of Agriculture, many traditionally bred by transhumant small ruminant herders or mountain farmers.Here, we show the pattern of genetic diversity within and among the local transhumant breeds at the DNA level by analyzing Runs of Homozygosity (ROH) and the pasture botanical composition of some migration passages as an indicator of landscape ecosystem conservation grade.The analysis of Runs of Homozygosity (ROH), genomic regions with identical haplotypes inherited from each parent, sheds light on population history, estimate the genomic inbreeding, deciphers the genetic architecture of complex traits and diseases, and helps in identifying genes linked with agro-economic traits. For example, among five Italian dairy and beef cattle breeds, the highest number of short ROH (related to ancient consanguinity) was found in the Piedmontese, followed by Simmental, a dual purpose largely used to exploit summer mountain pastures along all of the Alpine Arch. Conversely, the Italian Brown and Holstein had a higher proportion of longer ROH distributed across the whole genome, revealing recent inbreeding. Among the sheep autochthonous breeds, Bergamasca appeared as the less inbred. The Bergamasca sheep breed is raised traditionally by transhumant management in Lombardy. The ROH analysis in goats revealed an opposite pattern between Northern and Southern breeds. The NRD populations, bred in isolated valleys, present more and shorter ROH segments. In contrast, the CSD populations have fewer and longer ROH, likely due to frequent admixture events during the horizontal transhumance practice followed by a more recent standardization. As an example of vegetational biodiversity linked to transhumance, the longitudinal analysis of the pasture composition of two mountain grazing sites located in the North-Western Italian Alps exploited in sequence by transhumant cows allowed the recognition of five vegetation types and seven vegetation sub-types. How the fine knowledge of animal and pasture biodiversity could support the conservation of transhumance practices is discussed.