Atti dei Georgofili

L’acqua da risorsa a calamità: impatti sul suolo e strategie di mitigazione

Edoardo A.C. Costantini; Edoardo A.C. Costantini; Edoardo A.C. Costantini

Pagine: 21
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2020

Copyright 2020 Accademia dei Georgofili

Il cambiamento climatico in corso porterà a un notevole aumento del rischio di siccità e alluvioni, particolarmente nella regione mediterranea. L’erosione del suolo, con la conseguente perdita di qualità fisiche e idrologiche, è destinata a esacerbare il rischio idrogeologico, con conseguenze per ora non adeguatamente considerate dalla legislazione italiana ed europea. Le perdite di suolo per erosione sono spesso accelerate dall’azione dell’uomo, soprattutto nei suoli agricoli più intensamente coltivati, quando si viene a perdere la “coscienza sistematoria”. In questa sede si fa specifico riferimento allo scadimento della funzionalità idrologica del suolo causata da operazioni inaccurate precedenti l’impianto delle colture arboree specializzate. Oltre a provocare ripercussioni negative sul risultato agronomico, essa può determinare un aumento considerevole dei deflussi nei bacini idrografici con conseguente aumento dei deflussi e del rischio di alluvioni. Il contrasto alla degradazione del suolo può avvenire con la diffusione della “pedotecnica di precisione”, volta a dimensionare gli interventi precedenti l’impianto di una coltura in funzione delle caratteristiche dei suoli originali e di quelle dei suoli “obiettivo”. Viene proposta una metodologia innovativa per la stima della capacità di trattenuta di acqua disponibile per le piante nel suolo, che tenga conto del volume effettivamente esplorabile dalle radici. La correzione della stima del valore di capacità di acqua potenzialmente disponibile secondo la radicabilità del suolo aumenta la sua correlazione con la fenologia della pianta e la risposta agronomica ed è particolarmente utile in sede di progettazione delle operazioni da effettuarsi prima dell’impianto delle colture arboree specializzate.

Abstract

The ongoing climate change will lead to a significant increase in the risk of drought and floods, particularly in the Mediterranean region. Soil erosion, with the consequent loss of physical and hydrological qualities, is destined to exacerbate the hydrogeological risk, with consequences for now not adequately considered by Italian and European legislation. Soil losses due to water erosion are often accelerated by human activities, especially in the most intensely cultivated agricultural soils, whenever the culture of soil and water conservation is lost. In this work, specific reference is made to the deterioration of soil hydrological functionality caused by inaccurate operations before the planting of specialized tree crops. In addition to causing negative repercussions on the agronomic result, it can cause a considerable increase in runoff in drainage basins, with a consequent increase in outflows and risk of floods. The contrast to soil degradation can occur with the spread of “precision pedotechnics”, aimed at sizing the interventions prior to the planting of a tree crop according to the characteristics of the original soils and those of the “target” soils. An innovative method is proposed for estimating the soil available water holding capacity, which considers the actual rooting capacity. The correction of the value of available water holding capacity according to soil rooting capacity increases its correlation with plant phenology and the agronomic result and it is particularly useful when planning the operations to be carried out before the planting of specialized tree crops.