Quaderni dei Georgofili

La civiltà della transumanza: storie di animali e di popoli (XV-XX secolo)

Saverio Russo; Zeffiro Ciuffoletti

Accademia dei Georgofili
Pagine: 19
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Ripensare la transumanza

Copyright 2023 Accademia dei Georgofili

All’interno del variegato mondo delle transumanze ovine della penisola italiana, il saggio si sofferma sulle tre maggiori, che in età moderna sono regolamentate da Dogane e utilizzano rispettivamente i pascoli invernali della Maremma toscana, delle pianure laziali e del Tavoliere pugliese. Dopo un’analisi dei meccanismi di funzionamento delle tre Dogane, si ricostruiscono le loro dinamiche lungo i secoli dell’età moderna, fino alla crisi del secondo Novecento, seguendo in particolare l’andamento del numero dei capi interessati da quella pratica allevatoria. Un paragrafo specificamente dedicato alla transumanza in Toscana precede quello finale in cui ci si occupa degli uomini (armentari, pastori, artigiani, mercanti di lana, formaggi, animali, pelli) nel territorio della Dogana di Foggia che gestiva la transumanza tra Abruzzo e Puglia. In ultimo il saggio propone alcuni interrogativi sulla persistenza della transumanza e sulla salvaguardia dei tratturi.

Abstract

The civilization of transhumance: stories of animals and peoples (XV-XX centuries). Within the variegated world of sheep transhumance in the Italian peninsula, the essay focuses on the three major ones, which in the modern age are regulated by “Dogane” and use respectively the winter pastures of the Tuscan Maremma, the Lazio plains and the Apulian Tavoliere. After an analysis of the functioning mechanisms of the three “Dogane”, their dynamics are reconstructed over the centuries of the modern age, up to the crisis of the second half of the twentieth century, following in particular the trend in the number of animals affected by that breeding practice. A paragraph specifically dedicated to transhumance in Tuscany precedes the final one in which we deal with men (armentaries, shepherds, artisans, merchants of wool, cheese, animals, skins) in the territory of the Foggia’s Dogana office which managed transhumance between Abruzzo and Puglia. Finally, the essay raises some questions on the persistence of transhumance and on the protection of sheep tracks.