Copyright 2010 Accademia dei Georgofili
Le produzioni vivaistiche viticole si basano sulla moltiplicazione vegetativa di materiali che rispondono ai requisiti di identità su base ampelografica. Diversi tipi di marcatori del DNA possono essere applicati per analisi di corrispondenza varietale e finora i profili di riferimento sono stati basati sui microsatelliti. Altri polimorfismi del DNA vengono ora esplorati per sviluppare applicazioni utili anche al riconoscimento delle selezioni clonali. La conoscenza della variabilità genotipica dei materiali utilizzati è un prerequisito per lo sviluppo e l’adozione di sistemi di tracciabilità molecolare che si estendano al segmento enologico. Insieme ad alcune considerazioni specifiche sui segmenti vivaistico ed enologico della filiera vitivinicola, in questa presentazione si riportano i risultati dell’esperienza di analisi della componente varietale del DNA del vino ottenuti dal laboratorio Serge-genomics dell’Università di Siena.
Grapes are propagated by nurseries starting from stocks which are identified based on ampelographic evaluations. In order to check the identity of grapevine materials from the source to the vineyard, several kinds of DNA markers are available, even though reference DNA profiles have been established so far based only on microsatellites. Other DNA polymorphisms are now being explored for the identification of grapevine clonal selections. Before the development of a DNA-based system of traceability for controlling the entire production chain at farm level, the extent of genetic variability within the cultivated materials should be considered. Here we discuss some specific features of grape and wine molecular tracing and present the results obtained by the laboratory Serge-genomics at Siena University aimed to determine the grape cultivar content of wine using microsatellite PCR products.