Quaderni dei Georgofili

Simbiosi negli artropodi e potenziali applicazioni

Alberto Alma; Elena Gonella

Accademia dei Georgofili
Pagine: 21
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Simbionti, una risorsa per il benessere delle piante e degli animali

Copyright 2012 Accademia dei Georgofili

La simbiosi tra artropodi e microrganismi è di estrema importanza per l’ecologia e l’evoluzione di questi animali. I molteplici vantaggi forniti dai simbionti agli ospiti hanno fortemente influenzato la capacità degli artropodi di occupare diverse nicchie ecologiche, di essere protetti dai nemici o di affrontare stress ambientali. Data la loro rilevanza, le interazioni tra artropodi e microrganismi possono essere sfruttate per la gestione di diverse problematiche, come le infestazioni di artropodi dannosi, la proliferazione di malattie da questi veicolate, o l’infezione da parte di patogeni negli insetti utili. Approcci di lotta a patogeni e insetti dannosi in campo agrario sono stati sperimentati per diversi modelli, come nel caso del controllo della malattia di Pierce della vite o della mosca mediterranea della frutta Ceratitis capitata. In Italia i primi studi applicativi sono stati condotti per i vettori di fitoplasmi a vite e fruttiferi, per l’ape e per Drosophila suzukii.

Abstract

Symbiosis involving arthropods and microorganisms is of high relevance for their ecology and evolution. Indeed, several advantages are provided by symbionts to their hosts, affecting their capability to occupy different ecological niches, to be protected by natural enemies or to face environmental stresses. In the light of their importance, these interactions may be exploited for the management of arthropod-related problems, such as pest diffusion, spread of arthropod-borne diseases, or infection of useful insects by pathogens. Control strategies against pathogens and pests in agriculture have been proposed for several models, including the control of Pierce Disease of grapevine and the containment of the Mediterranean fruit fly Ceratitis capitata. In Italy, the first applicative studies have been carried out for phytoplasma vectors of grapevine and fruit trees, for honeybee protection and for Drosophila suzukii.