Quaderni dei Georgofili

Reti d’imprese e delocalizzazione

Luigi Costato

Accademia dei Georgofili
Pagine: 8
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Dai prodotti agricoli primari ai consumatori. I percorsi della storia

Copyright 2014 Accademia dei Georgofili

Gli interventi legislativi che si sono susseguiti in materia di “reti d’imprese” costituiscono ancora una materia magmatica e in continuo assestamento. Tuttavia, relativamente al settore agricolo ampi spazi per la creazioni di “reti aziendali” esistevano in precedenza, grazie alle norme dell’UE che agevolano la formazione di cooperative e altre forme di concentrazione dell’offerta, ora estensibili anche verticalmente associando produttori e trasformatori, fin’anche alla distribuzione. Il pericolo che corre, tuttavia, il prodotto agricolo e alimentare italiano risiede nella delocalizzazione, che in questo caso non interessa, quanto meno per l’aspetto puramente primario, la delocalizzazione aziendale quanto quella umana. I saperi di esperti coltivatori italiani consentono di realizzare prodotti agricoli anche lontano dai territori d’origine, in altri continenti. La sola risposta possibile è una migliore identificazione del prodotto italiano attraverso forme di concentrazione dell’offerta, guidata da severi disciplinari e da marchi anche individuali fortemente protetti e caratterizzati.

Abstract

Network of companies and relocation. The legislative actions that have occurred in the field of “business networks” are still a matter magmatic and continuous adjustment. However, relatively large areas to the agricultural sector for the creation of “enterprise networks” exist before, thanks to EU rules that facilitate the formation of cooperatives and other forms of concentration of supply, now also extensible vertically linking producers and processors, to the distribution. The risks they run, however, the Italian agricultural and food product lies in the relocation, which in this case is not interested, at least for the purely primary, the corporate relocation as humans. The expert knowledge of Italian farmers permit the construction of agricultural products also far from the places of origin, in other continents. The only possible answer is a better identification of Italian products through forms of concentration of supply, driven by severe regulations and brands also strongly individual protected and characterized.