Atti dei Georgofili

Misurare il benessere oltre il PIL. Questioni concettuali e metodologiche

Filomena Maggino

Pagine: 18
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2015

Copyright 2015 Accademia dei Georgofili

Ultimamente il dibattito sulle nuove misure di benessere ha raggiunto un vasto pubblico. Tale dibattito, spesso accompagnato dal ricordo delle parole di Robert Kennedy (discorso tenuto il 18 marzo 1968 presso la Kansas University), è stato sollecitato anche dall’avvio di prestigiose iniziative, come quella della commissione istituita nel 2008 dal presidente francese Sarkozy (nota attraverso i nomi di coloro che l’hanno presieduta, Stiglitz, Sen e Fitoussi). Ciò che emerge chiaramente dal dibattito è che il cambiamento di paradigma richiede una attenzione particolare alla definizione sia dei concetti che delle metodologie. Infatti, la selezione degli indicatori secondo la nuova prospettiva se da una parte rappresenta una sfida (data dalla complessità della realtà), essa richiede di fare i conti con una necessità (rappresentata dalla relativizzazione) e deve affrontare un rischio (dato dall’eccessivo riduzionismo). La possibilità di una appropriata identificazione delle nuove misure di benessere per un paese sta nella capacità e nella consapevolezza degli attori cui è richiesto di fare questo esercizio (statistici, ricercatori, analisti, policy makers, comunicatori, cittadini, ecc.) che richiede al tempo stesso di considerare e rispettare la complessità, di evitare un eccessivo riduzionismo e di comprendere come rendere tutto relativo.

Abstract

Recently, the debate on how to identify and select new measures of wellbeing reached a wide audience. That debate, very often accompanied by Robert Kennedy’s words (March 18, 1968, speech at Kansas University) has been urged also thanks to many prestigious initiatives, like the commission appointed by the French President in 2008 and now known through the chairs’ names (Stiglitz, Sen e Fitoussi). What emerges clearly is that the change of paradigm requires a particular attention to be paid to defining concepts as well as methodologies to observe them. Actually, monitoring wellbeing through indicators introduces some issues representing at the same time a challenge (given by the complexity), a need (represented by the relativization) and a risk (given by the over-reductionism). The key allowing for the proper identification of new measures foar a nation lies in the players’ (statisticians, researchers, analysts, policy makers, and so on) capacity and awareness in considering complexity, avoiding over-reductionism and investigating relativization.