Atti dei Georgofili

Le politiche e il loro impatto sull’impresa zootecnica

Renato Pieri; Daniele Rama

Pagine: 11
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2009

Copyright 2009 Accademia dei Georgofili

Le politiche fortemente garantiste che l’Unione Europea ha attuato per le filiere cerealicolo-zootecniche fino alla metà degli anni ’90, hanno successivamente subito un processo di profonda revisione, realizzato in più tappe, le cui caratteristiche salienti sono la riduzione delle garanzie di prezzo, il disaccoppiamento delle misure di sostegno (aiuti al reddito senza stimolare la crescita produttiva), il graduale smantellamento dei vincoli produttivi e l’ecocondizionalità; esse saranno integrate nei prossimi anni dalla modulazione e dalla regionalizzazione del pagamento unico aziendale. In tale realtà di mercato più libero e inserito nelle dinamiche internazionali, la competitività degli allevamenti può essere perseguita secondo tre direzioni principali. In primo luogo, si impone la ricerca di un ancora maggiore contenimento dei costi, che penalizzano le aziende zootecniche italiane nel confronto con i colleghi europei: a livello nazionale poco più di un quarto delle stalle da latte è in grado di generare profitti. A fianco di essa, va ricercata una migliore valorizzazione dei prodotti della tradizione casearia italiana, che eviti tra l’altro il rischio di una loro banalizzazione. Infine politiche ad hoc vanno concepite per le aree di montagna, dove la produzione agricola in generale, e zootecnica in particolare, è una delle componenti dei sistemi locali, per cui la sua competitività passa necessariamente per lo sviluppo integrato di tali sistemi locali.

Abstract

Around from half of the 90’s, a deep reform of EU policies for cereal and livestock products is gradually taking place, which main characteristics are the reduction of price guarantee, decoupling of support measures (sustaining farmers revenue without stimulating a production increase), gradual phasing out of quantity constraints and eco-conditionality; they will also implement, in the near future, the modulation (capping) and regionalization of the single farm payment. In the context of a more open market, where the competitive arena overcomes national and European borders, the competitiveness of livestock farms can be achieved through three kinds of sectoral policy tools. First of all, a further reduction of production costs must be achieved, in order to fill the gap still marking Italian producers when compared with other European farmers; as a national average, only one over four milk farms is able to generate positive profits. At the same time, a better valorization of traditional Italian cheeses must be pursued: in some cases, the risk can be observed to transform these specialties into commodities. Finally, ad hoc policies must be designed for mountain areas, where livestock farming is one of the components of complex local systems, and its competitiveness can be achieved only through an integrated development of these local systems.