Quaderni dei Georgofili

Le colture da biomassa per energia per gli ambienti italiani. Attualità e prospettive

Salvatore L. Cosentino; Venera Copani; Cristina Patanè; Mariadaniela Mantineo; Giuseppina M. D'Agosta

Accademia dei Georgofili
Pagine: 34
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Produzione di energia da fonti biologiche rinnovabili 2 - Le risorse primarie

Copyright 2007 Accademia dei Georgofili

La relazione, dopo una breve introduzione sulle tendenze della politica comunitaria nel settore dei biocarburanti, descrive gli aspetti agronomici, energetici e ambientali delle colture da biomassa per energia in rapporto alla sperimentazione condotta negli ultimi anni in Italia in questo settore, distinguendo le colture sulla base della filiera energetica principale: biodiesel, bioetanolo, calore ed elettricità.?Allo stato attuale molte delle colture di possibile utilizzazione a fini energetici sono mutuate dal comparto agroalimentare (frumento, orzo, mais, colza, soia, girasole, sorgo da granella, barbabietola da zucchero) e destinate alla produzione di biocarburanti (bioetanolo e biodiesel) grazie alle consolidate conoscenze agronomiche e tecniche che ne permettono una immediata applicazione. Le colture annuali (sorgo zuccherino e da fibra) e quelle arboree a breve rotazione (S.R.F.) sono state anch'esse oggetto, nel nostro Paese, di attenta sperimentazione. Alla luce delle nuove tecnologie in grado di ricavare combustibili da biomasse lignocellulosiche, si aprono interessanti prospettive per alcune specie che si sono rivelate particolarmente promettenti per le caratteristiche di poliennalità e produttività: canna comune, miscanto, cardo; queste ultime presentano, tuttavia, ancora alcuni punti di debolezza legati alle tecniche di propagazione, alle tecniche di raccolta e stoccaggio, alla disponibilità di genotipi, alla meccanizzazione.?Le colture provenienti dal settore agroalimentare presentano indici energetici e impatti ambientali (sequestro del carbonio, Life Cycle Assessment) spesso sfavorevoli, legati alla loro bassa produttività. Al contrario, le colture a elevata produzione di biomassa fanno rilevare, in genere, bilanci energetici e impatti ambientali più favorevoli.?Infine, la relazione, dopo aver sottolineato come le filiere agronergetiche rappresentino per il nostro Paese una reale opportunità che va inserita in un progetto più ampio di multifunzionalità dell'agricoltura, richiama i suggerimenti presenti nella “Piattaforma europea sui biocarburanti” e nell'ambito di queste vengono prospettate linee guida per la ricerca scientifica nel breve e medio periodo per il miglioramento delle attuali filiere, per la definizione dei disciplinari di coltivazione in relazione all'ideotipo di pianta-coltura da energia, alla diffusione delle tecnologie per l'ottenimento dei biocarburanti di seconda generazione e per l'attuazione delle bioraffinerie. ?

Abstract

This review, after a short introduction about tendencies of the European Community Policy in biofuels, describes the agronomic, energetic and environmental aspects of biomass crops for energy in relation to the research activity carried out in Italy in this topic, differentiating the crops basing on the main energetic destination: biodiesel, bioethanol, heating and electricity.?Currently, many crops which could be used for energetic purposes are food crops (wheat, barley, corn, rapeseed, soybean, sunflower, grain sorghum, sugar beet), that could be used as biofuel (bioethanol and biodiesel) since their agronomic and technical aspects are well known and consequently they are soon applicable. Other species that could be used, highly productive in biomass, such as herbaceous perennial crops (Arundo donax, Miscanthus spp., cardoon), annual crops (sweet sorghum), short rotation arboreous crops (S.R.F.) have been accurately considered, in Italy, but they still exhibit critical aspects joined to the propagation technique, the low-input response, harvest and storage technique, cultivars, mechanization.?Crops for food, however, have often negative energetic indices and environmental impacts (carbon sequestration, Life Cycle Assessment), consequent to their low productivity. Conversely, crops which are high productive in biomass, show both a more favourable energetic balance and environmental impact.?Finally, the review, after having pointed out as the agro-energetic chains may represent in Italy a real opportunity to be included in a wider programme of multifunctionality of the agriculture, recalls the “European Biofuel Platform” Strategic Research Agenda. Within this document the guidelines for the scientific research in the short, and medium term are defined, in order to draw methods of cultivation in relation to the ideotype of energy plant/crop, to the spread of the technologies to obtain the second generation biofuel and to the setting up of biorefineries.???