Quaderni dei Georgofili

Le aflatossine nella filiere agro-alimentari: dal feed al food

Lucia Bailoni, Amedeo Pietri, Antonio Gallo, Francesco Masoero, Gianfranco Piva

Accademia dei Georgofili
Pagine: 26
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Aflatossine del mais. Dall’emergenza alla prevenzione

Copyright 2013 Accademia dei Georgofili

Il mais rappresenta una delle materie prime più a rischio nell’alimentazione animale perché può subire, in particolari situazioni ambientali, livelli di contaminazione da aflatossine anche elevati e pericolosi per la salute degli animali e la sicurezza alimentare. Le aflatossine possono trasferirsi ai prodotti di origine animale attraverso meccanismi diversi da specie a specie, non sempre prevedibili e influenzati da molti fattori. Materie prime e razioni devono quindi essere costantemente controllate, in particolare quando le diete contengono, oltre alla granella di mais, altri alimenti a base di mais (insilati, pastoni, glutine, ecc.) e altri prodotti a rischio (es. arachidi, cotone e derivati). I metodi di decontaminazione e di detossificazione possono contribuire a ridurre il livello di aflatossine nel mais, con efficacia diversa a seconda del trattamento utilizzato. Alcuni trattamenti sembrano fornire risultati incoraggianti ma vanno valutati su larga scala. Sostanze per ridurre la contaminazione o l’assorbimento dell’aflatossina possono risultare un valido supporto ma generalmente si caratterizzano per una ampia variabilità di risposta.

Abstract

Aflatoxin are known to contaminate corn, cottonseed meal and other feeds. When these contaminated feeds are consumed by animals at high levels, adverse effects on health and performance of animals are observed. In addition humans could be exposed indirectly to aflatoxins by consumption of products of animal origin. The carry-over of aflatoxins from feed to food depends on many factors and not always is predictable. Therefore, feeds and rations must be regularly monitored, in particular when diets contain, in addition to the corn grain, other corn-based feeds (corn silage, corn ears silage, corn gluten meal) and/or other feed at risk of contamination (peanut, cotton). The methods of decontamination and detoxification can help to reduce the level of aflatoxins in corn, with different efficiency depending on the treatment used. Some treatments seem to provide encouraging results but should be evaluated on a large scale. Substances to reduce contamination or absorption of aflatoxin can be a valid support but generally are characterized by a wide variability of response.