Quaderni dei Georgofili

La produzione di mais in Italia

Marco Pasti

Accademia dei Georgofili
Pagine: 10
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Aflatossine del mais. Dall’emergenza alla prevenzione

Copyright 2013 Accademia dei Georgofili

Nel XVI secolo è iniziata in Italia la coltivazione estensiva di mais che era destinato prevalentemente all’alimentazione umana fino alla seconda metà del XIX secolo. Nel corso del XX secolo, nonostante il dimezzamento delle superfici, la produzione è aumentata di cinque volte grazie soprattutto al miglioramento genetico ottenuto con l’introduzione delle varietà ibride. La crescente disponibilità di questo cereale ha favorito un importante sviluppo delle filiere zootecniche di carne, latte e uova. In epoca recente la tenuta economica del settore maidicolo zootecnico è più incerta a causa della riduzione dei prezzi al netto dell’inflazione e del sostegno Comunitario oltre che del mancato incremento delle rese. L’impossibilità di impiegare varietà geneticamente modificate resistenti alla piralide ha reso più difficoltoso non solo l’incremento delle rese ma anche il contenimento delle micotossine. La crescente conoscenza dei problemi sanitari legati alla presenza delle micotossine e gli stringenti limiti normativi richiedono una sempre maggior attenzione alla gestione della coltura resa più difficoltosa nelle annate con andamenti climatici particolarmente anomali.

Abstract

Extensive maize cultivation started in Italy in the 16th century and was principally used for direct human consumption until the second part of 19th century. During 20th century, the acreage dedicated to maize production halved, but the production increased 5 fold. This was mainly due to genetic improvements obtained with hybrid varieties. The growing availability of maize prompted a significant increase in the development of meat, milk and egg production. However more recently, the economy of the maize/animal production sector has become more uncertain. This has resulted from a combination of reduced prices (net of inflation), subsidies by the European Community, and the lack of further increases in yields. The slowed improvement in yields can be partially attributed to the banning of genetically modified ECB resistant varieties. Moreover, this ban has created difficulties in the control of mycotoxins, presenting a significant challenge in light of the growing knowledge of animal health problems. Tight legal limits require an always increasing control in the management of crops while extreme climate variations make that management all the more challenging