Atti dei Georgofili

La disciplina della vite e del vino: riforme comunitarie e nazionali

Ferdinando Albisinni

Pagine: 19
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2010

Copyright 2010 Accademia dei Georgofili

Il lavoro analizza la recente riforma comunitaria della disciplina vitivinicola, nel contesto delle altre rilevanti riforme che in tempi recenti nell’arco di pochi mesi hanno investito l’intero comparto delle organizzazioni comuni di mercato. Ne risulta confermata una forte centralizzazione delle misure di regolazione, qualificazione e disciplina, che occupano larga parte del nuovo regolamento europeo. All’interno delle misure regolatorie rilievo centrale è assegnato alle disposizioni in tema di vini di qualità, denominazioni di origine, ed etichettatura, caratterizzate da forte discontinuità con il regime previgente. Le linee perimetrali della qualità dichiarata al consumatore sono state ritracciate, nel senso dell’allargamento quantitativo delle categorie dei possibili beneficiari di indicazioni di qualità, in una direzione che premia nel mercato le produzioni di quantità ed i grandi produttori, assegnando loro segni di qualità, che la previgente disciplina sinora riservava a produzioni quantitativamente minori. La nuova OCM ha introdotto novità rilevanti anche quanto ai sistemi di controllo, lì ove ha rinviato al sistema sin qui previsto con finalità igienico sanitarie dal Regolamento n. 882/2004, riprendendo il modello già seguito dal Regolamento n. 510/2006 sulle DOP e IGP. La tendenza ad unificare in un unico procedimento l’intero sistema di controlli degli alimenti, sia sotto il profilo igienico-sanitario che sotto quello commerciale e qualitativo, risponde per certi versi alle stesse esigenze dei produttori, i quali altrimenti rischiano di doversi confrontare con una moltiplicazione di adempimenti e di costi. C’è però il rischio di appiattirsi su modelli di certificazione e controllo propri della grande industria di trasformazione, mettendo in ombra la dimensione collettiva delle denominazioni di origine di vini, strettamente legate ad una collettività di produttori territorialmente radicati e non a logiche individuali di singoli produttori, per quanto rilevanti. Sarà decisiva, per evitare un esito siffatto, la capacità dei singoli Stati membri di utilizzare gli spazi lasciati alle scelte nazionali dal nuovo regolamento europeo.

Abstract

European and National reforms on the legal regulation of wines and vineyards. The paper analyses the recent European reform of legal regulation of wines and vineyards, considering it within the framework of other significant recent reforms of Common Agricultural Policy. The new Regulation recognises a central role to regulatory and disciplinary measures, assigning prominent relevance to rules regarding quality wines, geographical indications, and labels, and introducing elements of strong discontinuity in comparison to previous rules. The resulting perspective is that of widening the area of possible beneficiaries of quality indications, attributing even to big productions (and producers) the faculty to use quality marks, which for a long time has been reserved to small productions (and producers). The new regulation on wines introduced significant innovations even with reference to the control system, adopting that of regulation No. 882/2004, until now applicable only on safety controls. The model adopted is that of regulation No. 510/2006 on Geographical indications. Unifying in a single certification system both safety controls and marketing and quality controls, may result in an advantage for producers, which in the future will have to deal with a unified control procedure. The risk is that such a system could be more suited for the modus operandi of big producers, neglecting the collective and local dimension of the majority of quality wine producers. The conclusion of the paper is that within this area of regulation a decisive role will be played, in the next future, by the talent of single Member States to use the opportunities offered to national options by the new European Regulation.