Quaderni dei Georgofili

Il terreno agricolo come bene limitato sempre più indispensabile

Dario Casati

Accademia dei Georgofili
Pagine: 20
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: La terra coltivata: strumento di produzione per le imprese agricole

Copyright 2012 Accademia dei Georgofili

La terra coltivata non è un bene come tutti gli altri, per questo motivo ogni intervento attuato su di essa suscita un interesse elevato. Fra le ragioni di questo fenomeno si collocano la sua assoluta limitatezza, l’esclusività del possesso, la formazione del fenomeno della rendita, la produzione di beni insostituibili nell’alimentazione. La terra nel mondo e in Italia ha sostenuto l’aumento della popolazione e dei consumi, legato all’effetto demografico e all’effetto reddito. Dopo la seconda guerra mondiale il tasso di crescita delle rese ha superato quello dei consumi favorendo un miglioramento dello stato alimentare del mondo grazie agli incrementi di produttività, ma dai primi anni 2000 questo equilibrio sembra essersi guastato e la crisi ha aggravato questa realtà. L’aumento del carico fiscale sulla terra la considera esclusivamente sotto il profilo patrimoniale, trascurando gli investimenti incorporati nei secoli e la finalizzazione produttiva. Allo stesso tempo la proposta di vincolare all’uso agricolo i terreni, impedendone la mobilità, rappresenta un intervento negativo e che costringe a mantenere a coltura le terre meno produttive. L’insieme di queste misure è contraddittorio, oltre che discutibile. Un’analisi economica dell’aumento della tassazione indica che incrementa i costi e quindi i prezzi, riduce la domanda e favorisce le importazioni da altri paesi.

Abstract

Agricultural Land, an even more scarce and needed Asset. Agricultural land is an asset different from any other, so each action carried out on it arouses a high interest, mainly because of its shortage, the exclusivity of ownership, the generation of economic rent and production of food. Cultivated land in the world and in Italy has sustained the growth of population and consumptions, due to demographic and revenue effects. After the second world war the growth rate of yields overcame that of consumptions, allowing an improvement of food security, thanks to agricultural productivity increases. Nevertheless, from the beginning of the 2000s, this situation has worsened, also due to the crisis. The recent increase in the tax burden on land is mainly based more on estate logic, rather than on investment and destination to agricultural production. At the same time, the proposal of constraining the land to the agricultural use, hampering the land mobility, represents a negative intervention that forces to maintain in production low productivity land. All these measures are contradictory and questionable. An economic analysis of taxation increase indicates a rise of costs and prices, leading to demand reduction, and imports growth from other countries.