Quaderni dei Georgofili

Il cinipide orientale del castagno

Alberto Alma; Ambra Quacchia

Accademia dei Georgofili
Pagine: 22
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Criticità e prospettive delle emergenze fitosanitarie

Copyright 2011 Accademia dei Georgofili

Dryocosmus kuriphilus è stato segnalato per la prima volta in Europa in Piemonte, in Provincia di Cuneo nei primi anni del terzo millennio. Molto velocemente D. kuriphilus si è insediato e si è diffuso in tutte le Regioni italiane, varcando anche i confini nazionali e raggiungendo Francia, Slovenia, Svizzera e Croazia. Attualmente i metodi per contenere le infestazioni e ridurre i danni sono limitati e si basano fondamentalmente sulla selezione varietale e sulla lotta biologica. La lotta biologica, unica strategia per ora applicabile, si attua mediante l’azione del parassitoide specifico Torymus sinensis, una specie di origine asiatica già introdotta in Italia e che ha già dato ottimi risultati nel controllo del cinipide in Giappone e Stati Uniti. In Italia a distanza di sei anni dai primi rilasci in pieno campo i primi risultati in termini di riduzione dell’infestazione sono apprezzabili. Saranno comunque necessari altri anni per avere l’effettivo controllo delle popolazioni del cinipide.

Abstract

The oriental chestnut gall wasp. Dryocosmus kuriphilus has been reported for the first time in Europe in Piedmont, in the Province of Cuneo in the early years of the third millennium. Very quickly, D. kuriphilus has established itself and has spread in all Italian regions, even crossing borders and reaching France, Slovenia, Switzerland and Croatia. Currently, the methods to contain the infestation and reduce the damages are limited and based mainly on varietal selection and biological control. Biological control, the only strategy now applicable, is realized through the action of the specific parasitoid Torymus sinensis, a species of Asian origin already introduced into Italy, that has given excellent results in the control of gall wasp in Japan and USA. In Italy, six years after the first releases in the field, the first results in terms of reduction of the infestation are appreciable. More years will be however necessary to reach an effective control of the populations of the gall wasp.