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La centralità del pane è stata riconfermata nella nuova piramide della dieta mediterranea proposta recentemente dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran). La rinnovata attenzione da parte della scienza verso il pane nasce in maniera indiretta, per via del contenuto di sale presente nei prodotti da forno, che di fatto rappresentano una fonte quotidiana di sodio, uno dei principali imputati nel processo contro il rischio cardiovascolare. Il protocollo d’intesa siglato nel luglio del 2009 tra le associazioni di panificatori e il ministero della Salute italiano è stato il primo passo per ridurre gradualmente la quantità di sale nel pane e nei prodotti da forno. Recentemente la ricerca biomedica ha fornito una serie di dati che dimostrano come il pane e i prodotti integrali sono più salutari rispetto a quelli preparati con farine raffinate. Il consumo regolare di prodotti integrali infatti è risultato associato a una diminuzione della mortalità totale e della mortalità per cancro e a una riduzione del rischio cardiaco, dell’ictus ischemico e dell’insorgenza di diabete di tipo 2.
The centrality of bread in human nutrition has been reconfirmed by the new Mediterranean diet pyramid recently proposed by the National Institute for Food and Nutrition Research (Inran). The renewed attention showed by scientists toward bread is mainly due to salt content of bakery products representing a daily source of sodium, one of the main suspects in the trial against cardiovascular disease. The agreement signed in July 2009 by several Italian Bakers Associations and the Italian Ministry of Health was the first effort to gradually reduce the amount of salt in bread and bakery products. Recently scientific research has produced evidence showing that whole-grain products are far healthier than those prepared with refined grains. Regular consumption of whole-grain bread and bakery products appeared to be associated with a reduction of total and cancer mortality and a decrease of cardiovascular and stroke risk and type 2 diabetes development.
