Atti dei Georgofili

I danni al bosco e all’ambiente causati dalla fauna ungulata

Orazio la Marca*

Pagine: 18
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2014

Copyright 2014 Accademia dei Georgofili

I danni causati dalla fauna selvatica ungulata alle attività agricole e all’ambiente hanno raggiunto in molte realtà del nostro Paese livelli ormai non più accettabili. La situazione che caratterizza elevate densità della fauna selvatica è causa di un’accesa conflittualità tra mondo agricolo e organismi coinvolti nella gestione del territorio. In moltissime zone i limiti di compatibilità con altre componenti ambientali e con le attività antropiche sono profondamente alterati tanto da mettere a rischio la sopravvivenza delle attività imprenditoriali. Per quanto riguarda il settore forestale, caratterizzato da una gestione per lo più impostata a modelli naturali, l’eccessiva densità di fauna ungulata costituisce un fattore di disturbo in grado di apportare gravi limitazioni alle dinamiche evolutive dei soprassuoli forestali, al punto di vanificare gli effetti degli interventi selvicolturali. In alcuni casi per effetto del continuo brucamento dei germogli e degli apici vegetativi per esigenze alimentari della fauna selvatica, interi popolamenti forestali hanno subìto drastiche trasformazioni, fino alla loro scomparsa. L’incremento dei predatori non ha dato l’esito sperato come regolatore delle popolazioni di ungulati selvatici, piuttosto sono notevolmente aumentati i casi di predazioni di animali in produzione zootecnica.

Abstract

Damage to woodland and the environment caused by wild ungulates. The damage caused by ungulate fauna to farming and the environment has reached unacceptable levels in many parts of Italy. High faunal density has led to intense conflict between the farming world and organisations involved in land management. In many areas, the limits of compatibility with other components of the environment and human activities have so greatly altered as to endanger the survival of businesses. With regard to the forestry sector, managed for the most part along natural lines, the high density of ungulate fauna represents a disturbance factor that can create severe limitations to the evolutionary dynamics of forests, to the point of nullifying the effects of silvicultural operations. In some cases, whole forest populations have undergone drastic changes, and have even disappeared, due to the continuous gnawing of sprouts and vegetative apices by wild fauna. The increase in predators has failed to give the desired result: rather than regulating wild ungulate populations, it has led to a marked increase in cases of livestock predation.