Atti dei Georgofili

Evento espositivo su: Sapienza e conoscenza antiche. I proverbi e il mondo agricolo

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Contenuto in: Atti dei Georgofili 2006

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Nell'ambito delle manifestazioni indette dal Ministero per i Beni Culturali, in occasione della VIII Edizione della Settimana della cultura, l'Accademia ha organizzato un evento espositivo sul proprio sito web sul tema: Sapienza e conoscenza antiche: I proverbi e il mondo agricolo a cura delle dottoresse Luciana Bigliazzi e Lucia Bigliazzi. Un percorso legato al mondo dell'agricoltura, scandito da proverbi ed aforismi quali segno tangibile della trasmissione di conoscenze e consuetudini che costituivano la cultura orale spesso l'unica di tanta parte della popolazione: immagini tratte dai fondi documentari dell'Accademia accompagnano questo cammino. Saggezza che arriva da lontano, quella dei proverbi, nati sicuramente da tradizione più illustre di quanto la loro diffusione fra il popolo possa fare intuire. Tradizione orale che quasi indenne attraversa il tempo e che se giunta ad un livello quasi inconsapevole di acquisizione di conoscenze, rappresenta tuttavia la memoria della gente di campagna e in generale della parte meno istruita della società. I proverbi e gli aforismi spaziano su ogni aspetto della vita dell'uomo e della natura: vizi e virtù, pregi e difetti del primo, ritmo della seconda con le stagioni, il clima e le sue bizzarrie. Dalla seconda metà del Settecento la mutata attenzione verso la società e la riconsiderazione delle attività dell'uomo, e delle sue condizioni di vita, fanno assurgere la questione dell'educazione e dell'istruzione a vero e proprio cavallo di battaglia delle menti più illuminate. I Georgofili a pieno titolo si inseriscono in tale contesto ed anche i proverbi e gli aforismi divengono nelle loro mani sapienti e colte, strumento per la diffusione delle conoscenze, delle esperienze e lotta contro le superstizioni ed i pregiudizi. In questo senso va letto il loro impegno per innalzare il livello culturale di quelle piccole pubblicazioni, almanacchi e lunari, che già circolavano ad uso degli agricoltori ed in questo contesto l'Accademia fiorentina non solo diviene punto di raccolta di tali pubblicazioni uscite in varie parti d'Italia, ma essa stessa promuove e cura nella continuazione del Lunario cui aveva vita diciassette anni prima il Georgofilo Marco Lastri. «Sperare che questa Classe di Persone (Gente di Campagna) si applichi alle lettura dei Classici, e dei libri che giornalmente si pubblicano in fatto di agricoltura, è vana lusinga. Ma del Lunario sì, che per occorrenze o per curiosità han bisogno quasi tutti e più volte nel decorso dell'anno: e l'occasione di riprenderlo in mano egli è il solo mezzo di allettar la loro curiosità a leggere; con la lettura incitarli a porre in pratica i suggerimenti, o ripeter le esperienze; con la ripetizione delle esperienze, a istruirsi». Con identici intenti molti anni più tardi i Georgofili daranno vita sulle pagine del Giornale Agrario Toscano ad una vera e propria rubrica dedicata ai Proverbi Agrari.