Copyright 2012 Accademia dei Georgofili
Questa relazione introduttiva dell’incontro per la presentazione dell’antologia di poesie “OliveToLive” (Ciurnelli et al., 2011), ha lo scopo di mostrare come alcuni temi scientifici riguardanti l’olivo e l’olio possano mettere in evidenza paradossi, ambiguità e meraviglie tali da suscitare emozioni o intuizioni più adatte al linguaggio della poesia che a quello della scienza. Viene illustrato in particolare il tema complesso e affascinante delle relazioni fra acqua e olio, così essenziale sia per la separazione dell’olio dalla sua matrice vitale che per le caratteristiche della sua qualità. Si accenna alla “relazione genetica” fra l’olivo e le sostanze che più contribuiscono ai profili sensoriali e salutistici dell’olio, fino al punto di creare una singolare e unica “solidarietà lessicale” fra i nomi della pianta, del frutto e del prodotto. Si discutono le ragioni materiali e biologiche che giustificano i miti e le metafore di cui la poesia si fa portavoce, tra fragilità e forza, fra luce e vita, fra morte e rinascita. Si mettono in evidenza le peculiarità di un prodotto che non ha atteso i progressi della chimica e della tecnologia moderna per giovare alla salute dell’uomo e rallegrarne la mensa.
Introductory speech for the presentation of the anthology “Olive To Live” of poems on the olive tree from Homer to nowadays. The purpose of the speech was to show as some fundamental phenomena of the olive tree and its oil can be a source of poetical intuition and emotion. The water-oil relationship is at the origin of some unique peculiarities of the oil separation and quality. The dependence of the sensory and healthy properties of the oil from the genetics of the olive tree is mirrored in the “lexical solidarity” between the names of the tree, the fruit and the product in the Greek, Latin and Italian languages. The material, biological and physiological foundations of the myths and metaphors that accompany the millennial history of this extraordinary tree and product are a continuous source of amazement for scientists and poets alike.