Atti dei Georgofili

Dalle sinfonie dei giardini d’antan ai silenzi e ai rumori del ventunesimo secolo. Un’agricoltura senz’anima per una comunicazione ignorante e prepotente?

Giovanni Bechelloni

Pagine: 11
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2009

Copyright 2009 Accademia dei Georgofili

Dopo aver ricordato che l’invenzione dell’agricoltura, realizzatasi in Medio Oriente non più di cinquemila anni fa e diffusasi nei paesi del Mediterraneo e in Cina, è stata la premessa per la nascita della esperienza storica umana e aver rievocato, con poche pennellate di sapore autobiografico, la splendida armonia del paesaggio agrario toscano fino alla soglia degli Anni Sessanta, l’a. motiva una critica radicale alle forme attuali di informazione e comunicazione. Il mondo dell’agricoltura dovrebbe e potrebbe essere comunicato in modo da far percepire la sua rilevanza non solo dal punto di vista tecnico-scientifico bensì anche e soprattutto dal punto di vista culturale: ai fini della sopravvivenza della specie umana. L’esperienza della vita dei campi e della loro coltivazione potrebbbe tuttora contribuire, come ha saputo fare per secoli, per esempio in quei luoghi del mondo dove l’agricoltura ha saputo alimentare una grande cucina (come in Cina e in Italia), a far esistere e prosperare una umanità capace di coltivare le menti e le arti.