Quaderni dei Georgofili

Dal DNA alla tavola: valorizzazione e tracciabilità della filiera carciofo

Sergio Lanteri; Ezio Portis; Alberto Acquadro; Cinzia Comino; Giovanni Mauromicale; Rosario Mauro; Sara Lombardo; Maria Cadinu; Gian Mario Mallica; Limbo Baghino

Accademia dei Georgofili
Pagine: 17
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Frontiere della tracciabilità molecolare e sicurezza dei prodotti alimentari

Copyright 2010 Accademia dei Georgofili

L’Italia, con una superficie investita di circa 50.000 ha e una produzione stimata di circa 500.000 t, è il maggior produttore mondiale di carciofo. Circa l’89% della produzione è destinata al consumo allo stato fresco, mentre il restante 11% viene utilizzato dall’industria di trasformazione. Solo il 2% della produzione totale è destinato all’esportazione, mentre negli ultimi anni si è verificato un progressivo incremento delle importazioni; ciò è da imputare alla scarsa promozione e valorizzazione commerciale del prodotto italiano nonché alla inefficiente catena di distribuzione. Un importante contributo alla valorizzazione della filiera carciofo può essere fornito dall’ottenimento di marchi di qualità da parte dell’Unione Europea, e quindi dalla disponibilità di strumenti appropriati per l’accertamento dell’identità genetica di produzioni di pregio, sia in campo che nelle rispettive filiere agro-alimentari. Vengono riportati i risultati conseguiti nello sviluppo di un ampio numero di marcatori molecolari specifici per il carciofo, basati sull’analisi del polimorfismo di regioni a sequenza ripetuta (SSR = simple sequence repeats) o di varianti nucleotidiche (SNP = single nucleotide polymorphism) del DNA, che rappresentano un valido strumento per monitorare tutti i flussi della filiera produttiva.

Abstract

Italy, with an invested area of 50,000 ha and an estimated production of about 500,000 tonnes, is the leading globe artichoke world producer. Approximately 89% of production is consumed as fresh product, while the remaining 11% is used for processing. Only about 2% of total production is exported, while in recent years there has been a progressive increase in imports; this is due to poor promotion and commercial valorisation of Italian products as well as the inefficient distribution chain. The creation of quality marks of the European Union has proven to be a successful system to protect typical products, however, it requires the availability of appropriate tools for determining their genetic identity in field as well as in the respective agro-food chain. We report on achieved results in the development of a large number of molecular markers specific for globe artichoke, which are based on the analysis of DNA polymorphisms of repeated sequences (SSR = simple sequence repeats) or nucleotide variations (SNPs = single nucleotide polymorphism) and which represent a valuable tool to monitor flow along the production chain.