Quaderni dei Georgofili

Confronto aziendale della redditività di alcune colture legnose da biomassa rispetto a colture annuali

Filippo Brun; Angela Mosso

Accademia dei Georgofili
Pagine: 20
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Produzione di energia da fonti biologiche rinnovabili 3 - Aspetti economici e giuridici

Copyright 2007 Accademia dei Georgofili

Il confronto della redditività riguarda i cedui biennali e quinquennali di pioppo per la produzione di biomassa (srf), comparati con la produzione di mais da granella, considerando tecniche produttive intensive, riferite a situazioni di fertilità medio-alta della Pianura Padana. Le analisi economiche, condotte in ottica privatistica, simulano le scelte imprenditoriali basandosi su dati reali. Le colture sono state valutate includendo i premi attualmente disponibili, fra cui quello disaccoppiato, il contributo all'impianto e quello annuo energetico per le srf. Le valutazioni si riferiscono alla fine del 2006 – inizio 2007 e mostrano per le srf con cloni di pioppo una redditività relativamente ridotta, non in grado di competere con il mais. In particolare il mais dà origine a un utile interessante con prezzi di mercato variabili tra i 130 e i 160 €·T–1 Per contro, le srf riescono a pareggiare i costi a partire da un prezzo minimo di 11 €·Ttq-1 in piedi per le quinquennali, che sale a 13 per le biennali, considerando tutti i premi al momento previsti. Fra le difficoltà per la diffusione della coltura va ricordato che mentre le tecniche produttive del mais sono consolidate, per le srf la situazione è ancora molto in divenire, sia per gli aspetti tecnici, sia per quelli di mercato, in un contesto governato dalla domanda. Una diffusione significativa delle srf si è così verificata solamente laddove i premi erano più elevati, come in Lombardia, che ha finanziato oltre all'impianto, le cure colturali e i mancati redditi; un ulteriore sviluppo potrà avvenire grazie ai premi, se permangono gli attuali livelli di prezzo, oppure se le imprese agricole riusciranno a internalizzare i benefici, quali i “certificati verdi” il cui effetto si arresta attualmente alla fase della trasformazione energetica.

Abstract

The paper analyses profits of 2 and 5 years poplar coppices for biomass production (Short Rotation Forestry), compared with maize productions, considering intensive techniques, in a middle-high fertility context of the Po plain. Economic analyses are carried out with a private viewpoint, simulating entrepreneurial choices; they are based on real data. All crops have been assessed using current prizes, including CAP funds and energetic primes for SRF. Prices refer to the end of 2006 - beginning 2007. In term of profitability, poplar SRFs show poor results and are not able to compete with maize. In particular, maize allows interesting profits, even in a very variable market context, where prices have changed between 130 and 160 €·T-1. On the opposite, breakeven point for SRF is obtained with a minimum price of 11 €·Ttq-1 for the 5 years rotations and of 13 for the biennial ones, considering all the above mentioned public primes. Among limiting factors concerning the results and the spreading of SRF, it is necessary to remember that, while maize productive techniques are well-established, SRF techniques are relatively news and even now “in progress”. Furthermore, from the market side, SRF prices are entirely controlled by the demand. Thus, a significant spreading of SRF has taken place only where public primes were higher, like in Lombardy Region, who subsidized plantation, tending costs and missing yields. In conclusion, if currently price will not arise in a significant way, further development of SRF will happen only thanks to new primes, or if agricultural farmers will be able to internalize benefits, like taking advantage of “green certificates” whose effect is now limited to energy production phase.