Quaderni dei Georgofili

Conclusioni

Franco Sangiorgi

Accademia dei Georgofili
Pagine: 10
Collana: Quaderni dei Georgofili
Contenuto in: Muri di sostegno a secco: aspetti agronomici, paesaggistici, costruttivi e di recupero

Copyright 2008 Accademia dei Georgofili

Il motivo conduttore di tutte le relazioni è da individuare nel ruolo dei muretti come elemento caratterizzante il paesaggio costruito dall’uomo la cui salvaguardia passa attraverso la conservazione della attività che lo ha generato, cioè dell’agricoltura: terrazze e ciglioni, rete di irrigazione e manto delle alberate hanno il compito di qualificare il paesaggio. Vino e olio prodotti in zone collinari o montane presentano una elevata qualità che va solo valorizzata. Le aree terrazzate ancora coltivate sono una parte ormai quasi trascurabile delle superfici originali (200 ha nella Costa Viola su 712; 100 ha nel Parco delle Cinque Terre su 1400) e spesso sono anche quelle più difficili da lavorare ma il loro abbandono significa la perdita del paesaggio agrario che è fatto di gente che lavora, si muove e, operando, attrae la curiosità dei turisti che, proprio per questo, desiderano poi “assaggiare” il frutto di quel lavoro per capirlo. Anche il piccolo crollo va riparato in fretta altrimenti tutto il sistema va incontro a rapido dissesto. I muretti a secco consentono anche di aumentare la biodiversità sia vegetale sia animale. La salvaguardia di queste opere, pur in assenza di un’agricoltura attiva, è molto diversa: si va da chi sussidia l’operazione di ricostruzione indipendentemente dall’uso agricolo o meno, a chi fa ricorso al volontariato. Per mettere in evidenza i denominatori occorre raccogliere e valutare ciò che si conosce sull’argomento, effettuare uno studio così articolato: – raccolta sistematica di tutto ciò che è stato prodotto sull’argomento, anche sulla base dei diari del Gran Tour, che ricolmano le biblioteche francesi, tedesche, inglesi”; – studi sulla statica dei muri a secco (divisori e di sostegno); – individuazione di casi di studio, su base regionale; – definizione di un codice univoco di buona pratica costruttiva. Le proposte non possono fermarsi qui: occorre mantenere viva l’attenzione con altre iniziative, magari anche semplici, come premi ad associazioni che si occupano di patrimonio storico o paesaggistico.

Abstract

The theme of all the reports is the role of walls as a man-made landscape marker the preservation of which depends on the preservation of the agricultural activities that produced them, namely terrace farming, irrigation networks and wooded areas, that is the elements defining the landscape. Quality wine and oil, produced in mountainous or hilly areas, only need to be promoted. Some terraced areas are still cultivated, but, when compared with the original, their size is negligible (200 hectares on the Costa Viola as opposed to 712, 100 hectares in Parco delle Cinque Terre as opposed to 1,400) Besides they are also very often the most difficult to work. Their abandonment means the loss of agrarian landscape made of people at work, moving about and busy, attracting tourists who wish then to “taste” the fruit of that work to understand it. The smallest collapse needs to be immediately repaired otherwise the whole system will rapidly crumble down. Stone walls also help to increase vegetal and animal biodiversity. The preservation of these artefacts, even in the absence of ’active agriculture, can vary: some finance the repairs regardless of the use of the land or others organize volunteers. To highlight the common features it is necessary to collect and assess what we know on the subject, and carry out a survey as follows: – systematic collection of all that has been produced on the subject so far, including French, German and English Grand Tour diaries; – studies of static dry walls (dividers and support); – identification of case studies on a regional basis; – implementation of a code of practice for dry-wall building and conservation . These are just a few proposals : we can’t afford to be complacent and more initiatives should be taken such as, perhaps, awards to local associations that work for the preservation of our historical or scenic heritage.