Atti dei Georgofili

Cambiamenti climatici, agricoltura e aspetti energetici

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Contenuto in: Atti dei Georgofili 2015

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In una prospettiva 2050 contrassegnata da un significativo aumento del numero di abitanti del pianeta (oltre 9 miliardi), risulta indispensabile ragionare su nuove strategie di produzione agricola che siano in grado di rispettare la vocazionalità agronomica e socio-economica delle aree e di garantire all’agricoltura l’indispensabile ruolo di conservare le risorse naturali non rinnovabili. A tal proposito, la rivisitazione di sistemi colturali tradizionali in grado di consentire un’attenta riduzione dei consumi energetici (e quindi limitare le emissioni di GHG) e l’analisi delle possibilità di realizzare un impiego sostenibile delle biomasse di varia origine nella produzione di energia rappresentano due filoni fondamentali su cui continuare a indagare nella ricerca in campo agronomico, agro-ambientale e agro-industriale. Sulla base degli studi e delle ricerche pluriennali condotti su questi argomenti è possibile concludere che nel caso dei sistemi colturali low-input vs convenzionali si può senz’altro prevedere, da parte degli agricoltori, l’adozione di modelli produttivi che consentano il raggiungimento di un adeguato reddito lordo per ettaro e un migliore bilancio dei GHG. Per quanto riguarda le opportunità offerte dalle colture dedicate per la produzione di biomasse da energia, viste le interessanti potenzialità produttive e l’elevata adattabilità in condizioni ostili di alcune di queste, bisognerebbe considerare con maggiore attenzione il loro possibile inserimento (soprattutto delle poliennali) per valorizzare aree marginali e con ridotta potenzialità produttiva per le colture food; nelle aree più vocate si potrebbe prevedere la produzione di biomassa di qualità alla base delle filiere “eccellenti” della chimica verde e dei biocarburanti.

Abstract

Climatic change, agriculture and energy. In a 2050 perspective marked by a significant increase in the number of inhabitants of the planet (more than 9 billion), it is fundamental to think about new strategies for agricultural production that are able to meet the agricultural and socio-economic suitability of the areas and to ensure the essential role of agriculture in preserving non-renewable resources. In this regard, the reconsideration of the traditional cropping systems allowing a careful reduction of energy consumption (thus limiting GHG emissions) and the analysis of the feasibility of a sustainable use of different kinds of biomass in energy production represent two basic strands which have to be investigated in the agronomic, agro-environmental and agro-industrial perspective. After long-term studies conducted on these topics, it is possible to conclude that in the case of low-input cropping systems vs conventional ones, we can foresee the adoption of productive models for the farmers to ensure the greatest gross income per hectare and a better balance of GHG. About the energy crops, considering their great potential of biomass production and the high adaptability in hard conditions, we should consider the inclusion of dedicated crops to exploit marginal areas or areas with a reduced food production potential, while in the most suited areas we can think about the production of higher quality biomass to supply the ‘excellent’ chains of the green chemistry and the biofuels.