Atti dei Georgofili

2008: bilancio di salute di una politica agricola comune che festeggia i suoi primi 50 anni e si prepara al dopo 2013**

Daniele Bianchi

Pagine: 22
Contenuto in: Atti dei Georgofili 2008

Copyright 2008 Accademia dei Georgofili

È stata qualificata di rivoluzione tranquilla o silenziosa, ma una rivoluzione gli agricoltori europei l’hanno vissuto realmente a partire dal dopoguerra, la rivoluzione che la PAC ha portato nel mondo agricolo europeo e mondiale. Da allora, il ruolo dell’agricoltura nelle economie nazionali è mutato sostanzialmente e con esso le basi stesse dell’economia agricola e della politica agricola. Dalla fine dell’estate 2007, quante prime pagine sono state dedicate all’agricoltura. Il significativo aumento dei prezzi dei prodotti agroalimentare, la contrapposizione cibo/carburanti, l’utilizzo delle biotecnologie, le frodi alimentari, la speculazione focalizzano di nuovo l’attenzione sull’agricoltura. Ma a prescindere dal risvolto di cronaca, questo costituisce anche il segnale del nuovo ruolo che l’agricoltura svolge da tempo. L’agricoltore non produce più solo dei beni alimentari. Il mestiere di agricoltore è diventato più complesso. Dopo aver rapidamente ricordato l’evoluzione e i successi di cinquanta anni di PAC, l’attenzione sarà particolarmente dedicata al bilancio di salute cui si sottopone la PAC nel 2008, nei vari contesti in cui sarà chiamata ad operare in vista del 2013 – fine dell’attuale periodo di bilancio – e, soprattutto in vista del dopo 2013. Dopo aver analizzatole novità procedurali che il trattato di Lisbona introdurrà nella PAC, riformata nel 2003, esamineremo il contesto, sempre attuale, del finanziamento della PAC nella persistente crisi economica mondiale e in un contesto di negoziati multilaterali in stallo. Ed in particolare, ci chiederemo come l’attuale regime di pagamento unico in stretta cooperazione con il secondo pilastro (lo sviluppo rurale) e con gli strumenti di flessibilità previsti nel bilancio di salute possa fornire una risposta alla perenne domanda di giustificazione dell’intervento comunitario in favore degli agricoltori.

Abstract

It has been qualified as a quiet or silent revolution, a revolution that European farmers have lived from the post-war period, the revolution that the CAP has brought into the agriculture world at European and International level. Since then, the role of agriculture in national economies has changed substantially and with it the very foundations of agriculture and agricultural policy. Since the end of 2007, how many front pages were devoted to agriculture? The significant increase in prices of agri-food products, the food versus fuel, the use of biotechnology, food fraud, speculation… all these issues refocus attention on agriculture. But regardless of the breaking news, this is also the sign of the new role that agriculture plays since a long time. The farmer no longer produces food. The job of a farmer has become more complex. After having quickly recalled the evolution and achievements of fifty years of agricultural policy, attention will be particularly dedicated to the health check of PAC done in 2008, in the different contexts in which CAP will be called to operate in view of 2013 – end of the budget period – and, mainly, in view of the post 2013. After having analysed the procedural innovations that the Lisbon Treaty introduces into the 2003 CAP reform, we will tackle the long-lasting issue of CAP funding in the persistent global economic crisis and in a context of multilateral negotiations stalling. And in particular, we will wonder how the current single payment scheme in close cooperation with the second pillar (rural development) and with the flexibility tools introduced in the health check can provide an answer to the perennial question of justification for Community support to farmers.